L'ho già detto che il compromesso è una fine arte che va imparata, con l'età inizio a ripetermi. Certo è che se dovessi limitarmi a scrivere le sole volte che tutto va come avevo previsto dovrei lasciare fuori un buon quarto dei contenuti che pubblico (...forse sarebbe meglio dite, eh?)
E così anche stavolta sono rimasta senza foto e anche stavolta per un valido motivo, valido quanto antipatico come tutte le volte che succede. No, non si è rotta la macchina, non l'ho lasciata altrove, le pile erano cariche e non ho nemmeno dovuto estrarre la SD dal computer con le pinzette. Semplicemente non ho avuto il tempo di farle, ma in un modo così rocambolesco che vale la pena di essere raccontato.
Per il mio compleanno è andata come sempre: mi sono detta che stavolta non avrei fatto un bel niente e che la sola idea di festeggiare un altro anno era una mera perversione. E' anche finita come sempre: che ho passato una settimana a buttare giù menù, liste della spesa e piani efficienti per passare agilmente dalla teoria alla pratica. Solo che stavolta non sono bastati -sarà l'età?- o meglio ho deciso più o meno consapevolmente di non seguirli -sarà l'età?- così quando finalmente sono riuscita a mettere in tavola la cena prevista non era proprio il caso di mettersi anche a fotografarla.
Per come l'avevo immaginata avrei dovuto preparare la casa e il menù di prima mattina mattina, una breve passeggiata nel verde, gli ultimi ritocchi nel tardo pomeriggio e quel paio d'ore sospese prima della festa le avevo stimate ore d'oro, il mio personale regalo di compleanno: il tempo di una doccia silenziosa, il profumo di pulito nei capelli, un aperitivo a due nella casa vestita d'attesa, la musica che sale nell'aria tiepida della sera...
Sono arrivati gli amici che l'unica cosa ultimata era l'aperitivo, ho rischiato un occhio mio e uno di J. stappando il prosecco, mi si sono sciolti i falafel nell'olio caldo (ovviamente non era mai successo prima), mi si è attaccata la caponata alla pentola (idem come sopra), il pane arabo non ha voluto saperne di gonfiare perché non gli ho lasciato il tempo di riposare e ho scoperto servendo la paella de mariscos che a due amici su sei non piaceva il pesce. Aggiungo altro?
In compenso, o forse proprio per questo, la serata è riuscita come doveva: le risate degli amici portate dal vento, i miei piedi scalzi che facevano la spola con aria più o meno disinvolta tra la cucina e il salotto, i cuscini sul tappeto, i piatti ovunque a fine serata, segno inequivocabile che tutto è andato per il meglio.
Vi posto il menù della serata perché continuo a trovarlo riuscito. La maggior parte delle portate sono da tenere in frigo e consumare fredde per cui si prestano a salvare molte cene d’estate.
In fondo c'è anche la timetable per preparare tutto per tempo e senza stress e qualche consiglio per minimizzare le pulizie del dopo festa. Se non fate come me e vi limitate a seguirli, la cena è a tenuta garantita: ho organizzato questo menù proprio perché l'80% delle portate si può preparare qualche giorno prima della festa. L'idea di fondo è semplice: un giro del mediterraneo dall'aperitivo al dolce, in attesa dell'estate, quella vera.
BUFFET D’ESTATE DA TENERE IN FRIGO
Aperitivo mediterraneo
cedrata tassoni
Per un tocco retrò. Le bottigliette verdine senza etichetta decorano la tavola e un alternativa per gli amici astemi ci vuole sempre.
prosecco
Non può mai mancare; un consiglio: evitate di comprarlo in bottigliette piccole. Sono tanto carine ma hanno il tappo in plastica invece che in sughero e appena togliete la sicura parte da solo. Io e J. abbiamo rischiato di rimetterci un occhio per uno.
provenza: bruschetta con tapenade di olive nere alla frutta secca e brie
La tapenade è quella di Sabrine d’Aubergine, il brie ce l'ho voluto io (e a posteriori ce lo rimetterei). Finita in dieci minuti, da rifare assolutamente. O da tenere in frigo in un bel barattolo Fido per un aperitivo imprevisto: si porta direttamente in tavola su un tagliere di pane abbrustolito e formaggio da tagliare.
LIGURIA: olive taggiasche
COSTIERA AMALFITANA: biscotti salati con ORIGANO, pomodori secchi e olive nere
Questi di Dada. Io ho solo dimezzato la dose di pomodori secchi per aggiungere altrettante olive nere. Ah, ho anche risposto al telefono prima di sfornarli e li ho fatti scurire troppo. Poco male, ce li siamo mangiati noi. Ma questo forse non dovevo dirlo…
SICILIA: pistacchi di Bronte
Cena mediterranea
Sicilia
caponata di melanzane
Quella di una vecchia zia di Trapani, che a Trapani aveva un ristorante. Appena viene un po’ d’estate come si deve la posto. Servita freddissima per cena riscatta anche la giornata più afosa. L'ideale sarebbe un giardino siciliano, chiuso tra quattro mura, profumato di fichi e di zagara. In mancanza, anche sul tavolo di cucina funziona egregiamente. Resiste una settimana in frigo nel barattolo Fido. I sapori si assestano e vi lascia il tempo di pensare alla cena in caso di ospiti imprevisti.
Maghreb
per un aperi-cena veloce questo sottomenù può bastare da solo, servito insieme a un vassoio di verdure tagliate fini (lattuga, pomodori, cipolla cruda) perché ognuno possa riempirsi il suo kebab.
falafel
Quelli di Aisha Fall, perché vengono uguali a quelli del kebab di fiducia. Certo, se tritate l’impasto abbastanza fine e se rispettate il tempo di riposo. io stavolta non l’ho fatto, e l’ho pagato.
hummus: salsa di ceci e tahina
babaganoush: salsa di melanzane e tahina
In attesa di testare la versione di Claudia Roden di queste due salse, in frigo tengo sempre quelle di labna che mi piacciono molto come equilibrio di sapori; il mio consiglio però è di partire frullando/schiacciando l'ingrediente di base e poi condire pian piano con sale, olio, aglio, limone e tahina fino a trovare l'equilirio perfetto per voi. Si conservano in frigo per tre giorni, sempre nel famoso barattolo.
pane arabo: per avvolgere falafel e salsine
Confesso, stavolta non ho proprio avuto il tempo di farlo. E questo senza una mezz’oretta di calma è proprio il caso di lasciar perdere. Però vi segnalo comunque la ricetta di Sabrine d’Aubergine che tentativo dopo tentativo ha trovato la proporzione perfetta tra acqua e farina. E siccome il procedimento per farlo gonfiare è un po’ insolito, qui c’è anche il video di Manjula.
Grecia
altri due vasetti da tenere in frigo per le emergenze:feta marinata
Andrebbe fatta una settimana prima per far assestare i sapori in frigo. In realtà è impossibile aspettare una settimana con quel bel vaso luciccante a vista ma si può fare il giorno prima e farla riposare fuori dal frigo. Si prepara a gusto: io ho invasato semplicemente feta a cubetti, pomodori secchi, olive nere e origano, un piccolo peperoncino secco e ho rabboccato con l’olio dei pomodori. In rete se ne trovano millemila versioni, c’è solo da capire qual’è la vostra preferita. Si conserva in frigo nella zona meno fredda, per un bel po’ purché non abbiate aggiunto aglio.tzatziki smirneico
La ricetta è semplice, basta mescolare gli ingredienti; il segreto perché venga perfetto però è che sia lo yogurt che il cetriolo grattugiato siano stati salati e lasciati scolare per una giornata. O una nottata. Si conserva in frigo per tre giorni.Portogallo
bolinhos de bacalau
Dal libro di ricette riportato da Lisbona. Nel corso dell’estate posterò anche questi. Li avevo previsti nel menù per completezza. Li ho omessi perché eravamo poche persone. L’impasto si fa in anticipo e riposa in frigo prendendo sapore fino a tre giorni.Spagna
Paella de mariscos
Per la ricetta originale non posso che ricordarvi quella di Erborina. Io ne faccio una versione “economy” a base di polpo, gamberetti e vongole. Anche questa arriverà nel corso dell’estate.
Sangria de Barcelona
La ricetta perfetta sembrerebbe questa. Io l’ho fatta con le pesche sciroppate per non intorbidire il vino e non aggiungere altro zucchero ed è piaciuta molto. E per gli amici astemi?
Acqua al cetriolo e lime
Affettare con una mandolina, rabboccare con l’acqua e far freddare in frigo. Poco Spagna e molto Martha Stewart ma assolutamente rinfrescante.
DOSI
Per queste dovete affidarvi all’esperienza, nel senso che questo buffet a seconda delle portate che omettete e della quantità di extra che preparate serve da dieci a trenta persone. Per extra intendo tutti le portate fredde da preparare in anticipo, che fortunatamente sono l’80% del menù.
qualche esempio
per quattro persone:
Aperitivo con bruschette alla tapenade o biscotti salati. Paella e assaggi greci. Dolci.
Oppure vassoio magrebino con quattro pani arabi e verdure, Dolci.
per otto persone:
Aperitivo con bruschette alla tapenade e olive taggiasche o biscotti salati e pistacchi. Paella e assaggi greci. Dolci.
Oppure vassoio maghrebino con otto pani arabi e un vassoio di verdure. Dolci.
per dieci persone:
Aperitivo con bruschette alla tapenade, olive taggiasche, biscotti salati e pistacchi. Paella e assaggi greci. Dolci
Oppure vassoio maghrebino con otto pani arabi e un vassoio di verdure, paella. Dolci
Oppure vassoio maghrebino con dieci pani arabi e un vassoio di verdure, bolinos de bacalhau e assaggi greci. Dolci.
per quindici persone:
Aperitivo con bruschette alla tapenade, olive taggiasche, biscotti salati e pistacchi. Paella e assaggi greci, bolinhos de bacalhau. Dolci.
per venti persone:
Aperitivo con bruschette alla tapenade, olive taggiasche, biscotti salati e pistacchi. Paella e assaggi greci, bolinhos de bacalhau, falafel con salsine. Dolci.
per trenta persone:
Aperitivo con bruschette alla tapenade, olive taggiasche, biscotti salati e pistacchi. Paella e assaggi greci, bolinhos de bacalhau, falafel con salsine, 15 pani arabi. Dolci.
per quaranta persone:
Aperitivo con bruschette alla tapenade, olive taggiasche, biscotti salati e pistacchi. Paella e assaggi greci, bolinhos de bacalhau, falafel con salsine, 20 pani arabi e vassoio di verdure per comporsi il proprio kebab. Dolci.
...e così via...
COME ORGANIZZARSI:
una settimana prima:
preparare la feta marinata, metterla nell’angolo meno freddo del frigo e dimenticarsela.
quattro giorni prima:
mettere i ceci in ammollo. Preparare la caponata e metterla in frigo. Preparare la tapenade e metterla in frigo.
tre giorni prima:
preparare l’hummus e il babaganoush e metterli in frigo nella parte più fredda. Per lo tzatziki: salare lo yogurt e il cetriolo grattato e metterli a scolare.
due giorni prima:
cuocere i biscotti salati e conservarli in una scatola di latta. Preparare l’impasto per i bolinos de bacalhau e quello dei felafel e metterli in frigo, ben coperti di pellicola.
il giorno prima:
sistemare la casa/il giardino/la “location” del buffet: tavoli, sedie, cuscini, tovaglie è meglio che siano al loro posto la sera prima.la mattina:
cuocere la paella e friggere felafel e bolinhos de bacalhau. Apparecchiare la tavola, predisporre vassoi, recipienti, posate di servizio… Tutto quello che non è cibo può essere già al suo posto.
due ore prima:
preparare i pani arabi e cuocerli. Abbrustolire il pane e preparare le bruschette.
un ora prima dell’arrivo degli ospiti:
Scaldare in forno felafel e bolinos de bacalhau. Assicurarsi che il tavolo dell’aperitivo sia a posto. Mettere il cibo in tavola .
suonano alla porta:
tirare fuori le bevande dal frigo e scaldare la paella tenendola d’occhio ogni tanto.
Minimizzare le pulizie del dopo festa:
preparate tutte le salse (tzatziki, feta marinata, tapenade, hummus, babaganoush, labna, caponata) in dei bei vasi di vetro a bocca larga: non dovrete trasferire il contenuto e a fine serata potrete semplicemente tappare e mettere in frigo.
foderate i vassoi che conterranno il fritto con abbondante cartapaglia: fa scena e non dovrete lavarli dopo.
servite la paella nella padella di cottura
predisponete dolci al cucchiaio di più tipi in bicchieri trasparenti di plastica: quelli mangiati basterà buttarli via, quelli avanzati rimetterli in frigo già porzionati
i dolci non al cucchiaio prevedeteli secchi e monoporzione (tartufi di cioccolato, cake balls, muffin, tortine…)
mettete a disposizione un bidone per i rifiuti bello grande e facilmente accessibile: sarà più facile usarlo
limitate il numero di piatti e bicchieri di plastica a disposizione: ci sarà la tendenza a usarne di meno.