Imbarazzarsi di quella rosa ricorrente, così vistosa tra i banchi di un campus di scienze.
Tra gli zaini radical-sdruciti dei più grandi.
Tra gli zaini radical-sdruciti dei più grandi.
Trasudare insofferenza all’aumentare del tasso glicemico di una telefonata piacevole.
Farlo presente.
Farlo presente.
Minacciare convulsioni davanti alla tv/al cinema/alla radio/al telegiornale se la coerenza del dialogo/dell’intreccio/del dibattito/del messaggio non si palesa granitica.
Considerare eccezioni alla precedente i film drammatici di Castellitto e gli sceneggiati inglesi in costume. Proporne ripetutamente la visione. In lingua originale se necessario.
Osservare dopo qualche mese che quello di Natale era un regalo romantico. Alla risposta “Stavo aspettando che te ne accorgessi” non battere ciglio. Al massimo, sorridere.
Ricevere con manifesta esuberanza regali quali: un levapelucchi a batteria, una scartatrice elettrica, zatteroni di gomma. Osservare invece che il libro di ricette riportato dal viaggio di lavoro ha un’estetica anni ‘80 - nonostante l’autore sia effettivamente il tuo definitivo Messia culinario.
Lasciare commenti puntuali sul retro degli scontrini dei bar, lamentando lo stato deprecabile in cui si è trovato il bagno. Ripetere in tutti i locali in cui si renda necessario.
Anagrammare e trasporre il mobilio di casa bisettimanalmente. Occasionalmente chiazzare almeno un muro di prove di colore. Decidersi per una sfumatura di grigio tiepido ma non caldo dopo qualche settimana di vita a tre con un muro dalmata. Scoprire che il grigio quasi caldo va riprodotto a mano. Riprodurlo nell’acquaio in cucina.
Tramenare per casa passate le tre di notte perché in mancanza di sonno è un buon momento per caricare una lavatrice. Farlo solo indossando le scarpe di gomma di cui sopra, rumorosissime. Urtare qualcosa tra uno sgnek sgnek e l’altro.
Proferire spesso una delle seguenti:
- “Visto che sei in piedi (completare a piacere)”
- "Sai cosa mi piacerebbe? (completare a piacere, purché il cosa sia difficilmente attuabile/ reperibile)"
e la peggiore
- “Mi è venuta un’idea (completare a piacere cercando di includere una delle locuzioni seguenti: “all’IKEA” “potremmo invitare” o “qualcosa di insolito”)
Io non lo so che regalo mi toccherà oggi. Ma so che certe libertà si pagano.
E non mi stupirei se fosse questo libro.
E non mi stupirei se fosse questo libro.
A Dr. Smart: GRAZIE di farmi ancora regali, di un qualunque tipo, da dieci anni.
Con tutto che conosce i retroscena.
PS: chi non conoscesse la definizione di tracotanza in termini di Murphy la trova qui.
Con tutto che conosce i retroscena.
PS: chi non conoscesse la definizione di tracotanza in termini di Murphy la trova qui.
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