12 maggio 2010

Asparagi senza sensi di colpa? I gambi diventano una zuppa.

L'ultima volta che avrò mangiato gli asparagi dev'essere stato quel pomeriggio di sole dalla nonna. A lei piacevano i primi asparagi, le prime ciliegie e il primo pane della giornata. E anche la sigaretta della mattina sulla terrazza e il giardino pieno di fiori da tagliare.

A me piacevano gli adulti abitudinari e i loro vezzi insignificanti: quella goccia di sambuca nel caffè, quel poco di cipria prima di uscire, proprio quel paio di ciabattine.
E mi piaceva la loro compagnia. Scoprire che si poteva scegliere di fare una cosa, e ripeterla anche, per il solo motivo che quella cosa era piacevole, mi riempiva di gioia selvaggia.

Sta di fatto che gli asparagi per me sono rimasti un piacere umido da sollevare con le dita unte di burro, un momento di indulgenza da condividere.

Finisce però che non li compro mai. Un po' perché sui banchi dei mercati ci rimangono così poco che mi scopro a pensare "già, gli asparagi" che non è più stagione, un po' perché per questo lusso non mi sembra che venga mai l'occasione.
Alla fine però ho trovato un modo di comprarmeli senza sensi di colpa: le punte al vapore, e i gambi in una zuppa. L'avevate già sentita, lo so.

Vellutata di gambi di asparagi





SERVONO - PER DUE PERSONE (O QUATTRO NELLA VARIANTE IN BASSO)

due mazzi di asparagi
i germogli di una cipolla (o un porro)
un germoglio di aglio (o uno spicchio) 
- del perché non buttare i germogli di aglio e cipolla avevamo parlato qui
una noce di buon burro
sale e pepe (meglio bianco)

IL TOCCO IN PIU'

un cucchiaio di creme fraiche a testa e una spolverata di dragoncello (a chi piace)

COME SI FA

Lavate i mazzi di asparagi senza scomporli, tagliate la parte finale dei gambi che scartereste comunque (circa un palmo/dieci centimetri) e rimettete in frigo le punte, asciutte e pronte per essere cotte al vapore. Pelate i gambi. Questo sarà noioso, se potete fatevi aiutare da dei volontari. ***

Tagliate i gambi pelati a dadini e trasferiteli in una pentola a fondo spesso, aggiungete i germogli di cipolla affettati e il burro, salate, pepate e fate stufare coperto a fuoco basso per una decina di minuti.
Coprite di acqua fredda, aggiungete l'aglio, rimettete il coperchio e fate cuocere a fuoco basso per un'oretta da quando raggiunge il bollore.

Passate al minipimer prima di portare in tavola ed eventualmente aggiungete un cucchiaio di crème fraiche e una spolverata di dragoncello fresco, se ne sentite il bisogno e non trovate che sappia di sapone.

LE DOSI

Con mezzo mazzo ne viene una quantità minuscola, giusta per un tète a tète.
Se volete farne zuppa per quattro dopo aver stufato gli asparagi aggiungete tre grosse patate a tocchetti (o sei piccoline) e continuate la cottura come indicato.
Naturalmente questa versione verrà più delicata.



***
A proposito, avevate già notato come il pelapatate sia uno dei pochi utensili che è meglio avere in più copie?