12 novembre 2013

Le lezioni del mese - Il vademecum del Traslocatore Seriale

Grandi verità che sto catalogando nel corso di questo decimo-e-ultimo trasloco e che mi sento di condividere con voi.  Per cappellini introduttivi più articolati e accattivanti di questo si rimanda ad altri post di questo blog. Veniamo al dunque.

Il Vademecum del Traslocatore Seriale

first things first: occhio alla polvere
Se traslocate da una casa asettica e minimalista a una casa nuova di pacca e mai abitata prima saltate questo punto. Ma se la casa vecchia è foderata di libri, la nuova è stata un cantiere fino a ieri, dovete spostare mobili mai spostati o combinazioni lineari delle precedenti, proteggetevi capelli e naso dalla polvere.
 Sembrerete il frutto dell'amore tra un giapponese fobico e una casalinga anni '50 ma quando poi la mascherina a fine giornata la troverete grigia e per lavarvi i capelli vi basterà un solo shampoo, capirete che ne valeva la pena.
numerate le scatole
Tutti lo dicono e nessuno lo fa. Invece è l'unico modo di essere certi che tutto sia arrivato a destinazione e non svegliarsi nel cuore della notte a un mese dal trasloco credendo di ricordare una scatola piena di documenti/cimeli di famiglia/lettere d'amore/appunti che cambieranno il corso della storia e che non è mai arrivata.

accanto al numero scrivete il contenuto della scatola
Vi costa due secondi in più a scatola ma quando siete finalmente a casa potete decidere di spacchettare solo "biancheria" e infilarvi a letto senza passare da "libri", "stoviglie" e quant'altro. Aumenta anche le probabilità che la scatola "vetro - FRAGILE" sia maneggiata con garbo.



fate scatole piccole e "friend friendly"
Ci vuole di più a farle. Ma lo recuperate quando siete a trasportarle. Che tanto le scatole le anagrammerete per casa - e vecchia, e nuova - un numero considerevole di volte. Sì, anche se avete chiamato un'impresa di traslochi. 
Salute della vostra schiena a parte, l'altro grande vantaggio delle scatole piccole è che non dovete sempre importunare quegli unici due amici palestrati per spostarle, ma chiunque vi può dare una mano. Aspettare che siano comunque loro a offrirvela protegge le amicizie.



segnatevi gli aiuti che ricevete
Quando qualcuno vi aiuta a fare qualcosa, anche piccola, segnatevelo.Non serve a compilare il libro nero delle amicizie ma a evitare di chiedere una mano per la terza volta alla stessa persona e soprattutto a non dimenticare di offrirgli una cena nella nuova cucina a trasloco finito.
Lo so che a leggerlo adesso vi sembra una precauzione da decerebrati. Ma quando entrerete nella fase finale del trasloco, l'insieme delle azioni compiute nel corso dei mesi per entrare nella casa nuova si sarà ormai addensata nella vostra testa in una spessa marmellata di eventi sconnessi. 
Vi dimenticherete che i colleghi che hanno portato su la lavatrice erano già venuti anche a smontare la cucina, perché per voi quello smontaggio è avvenuto in una vita precedente, non sapreste nemmeno dire se l'avete fatto in uno, due o tre pomeriggi, figuriamoci chi era con voi quando. Avrete già rimosso. Siccome gli amici è verosimile che non abbiano rimosso, segnatevelo.

Ora che è tutto pronto:
COME TRASPORTARE?



IMPRESA TRASLOCHI O FURGONE?
Fatevi due conti prima di decidere di noleggiare un furgone per trasportare le vostre poche o tante proprietà. Può darsi che tra assicurazione, carburante, autostrada e giornata di lavoro persa sia più conveniente chiedere (e ottenere) una buona offerta da un'impresa traslochi.

SPEDIRE: the simpler the better
Questo l'ho imparato nei traslochi internazionali ma vale per tutti. Se avete pacchi da spedire, le poste normali sono più economiche e incredibilmente più veloci di qualunque corriere espresso. Non c'è il plus della tracciatura, ma in tre giorni tre avete le scatole a casa. Unica accortezza: imballate tutto con il doppio dell'attenzione che vi sembra necessaria.

Se il trasloco è internazionale the word is "DISFARSENE"
Buttate/regalate/vendete tutto ciò che non vi sarà assolutamente necessario e che non vi sanguina  il cuore a non portarvi dietro. Se la vedete in termini di "vale la pena di pagargli il viaggio al kilo per averlo?" il processo di selezione è più facile. E poi regalare agli amici pezzi della vita che avete condiviso insieme è il commiato migliore.


E PER LA PROSSIMA VOLTA...

own fewer things
Suona terribilmente neo-Zen ma è la brutale verità: meno oggetti possedete in generale e meno ne avete da pulire, riordinare e, quando arriva il momento, traslocare. E siccome entrare in una casa nuova è prima di tutto scrivere una nuova storia, è anche bello non portarci dentro troppe cose e lasciare tempo e spazio alle nuove abitudini di prendere piede.

Detto questo, buona fortuna.


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