“Ftònos abbiamo detto invidia, tòon Teòn, degli dei, genitivo plurale. Che cosa sarà allora questa Yùbris?”
Da quando ha detto che la Paidèia è quel famoso piatto spagnolo, Marco è restio ad azzardare qualunque ipotesi.
“Allora? Qualcuno sa cos’è la tracotanza?”
Ve lo dico io.
L’ingenuo peccato di suscitare l’invidia degli dèi. Quello che agli dèi piace tanto fartelo pagare. Tracotanza è annunciare ai pennelli che il grosso dell’imbiancatura è ormai alle spalle. E’ chiedersi a chi debbano servire quelle spazzole con la ventosa che all’Ikea mettono accanto alla vaschetta per lavare i piatti. Conoscerai l’unto per cui quella spazzola è stata creata. Gli dèi te lo mostreranno sul tuo piano cottura. Scoprirai la vivacità dell' imprevisto, esploso in forma di muri intolleranti alla vernice. La differenza tra il netto e il lordo - dell’imbiancatura che restava veramente da fare - si abbatterà sul tuo ottimismo peggio che sul Modello Unico. “Bene, ora lo sapete” avrebbe detto la mia prof. di greco. La tracotanza è la spiegazione che la Grecia Classica dà alla legge di Murphy. In quattro parole: te la sei cercata.
L’ingenuo peccato di suscitare l’invidia degli dèi. Quello che agli dèi piace tanto fartelo pagare. Tracotanza è annunciare ai pennelli che il grosso dell’imbiancatura è ormai alle spalle. E’ chiedersi a chi debbano servire quelle spazzole con la ventosa che all’Ikea mettono accanto alla vaschetta per lavare i piatti. Conoscerai l’unto per cui quella spazzola è stata creata. Gli dèi te lo mostreranno sul tuo piano cottura. Scoprirai la vivacità dell' imprevisto, esploso in forma di muri intolleranti alla vernice. La differenza tra il netto e il lordo - dell’imbiancatura che restava veramente da fare - si abbatterà sul tuo ottimismo peggio che sul Modello Unico. “Bene, ora lo sapete” avrebbe detto la mia prof. di greco. La tracotanza è la spiegazione che la Grecia Classica dà alla legge di Murphy. In quattro parole: te la sei cercata.
Personalmente è un peccato che mi concedo spesso. Come quando ho messo in lavastoviglie il mio stampo preferito (questo) nonostante mi avessero avvisato che l’alluminio in lavastoviglie NON ci andava. Viene fuori bello giallo, se vi piace il giallo. La buona notizia è che c’è rimedio, e viene da lontano. “La nonna gli stampi li rifaceva nuovi col sapone di Marsiglia e la paglietta”. La sua nonna, classe 1893. Non poteva deludere, infatti funziona.
COME SI FA
Prendete quello stampo di alluminio definitivamente macchiato causa vostra intemperanza
Passatelo sotto l’acqua calda e strofinate bene con una paglietta fine dopo averla strusciata su un pezzo di sapone di Marsiglia. Strofinate ancora. Un altro po’… fffatto.
Sciacquare e fingere che non sia mai successo.
Sciacquare e fingere che non sia mai successo.
E Marco? Non potevo rubargli i diritti della Paideia alla Valenciana, gli devo il credit. Volete vedere quanta strada ha fatto? Cliccate qui!