18 novembre 2009

Ricodelizia alle castagne, olio e pinoli.

Conoscete gli sviluppi in serie di funzione?
Per chi non li conoscesse, si può dire che questi sviluppi sono delle espressioni matematiche che vogliono assomigliare a una certa funzione, senza però riuscirci del tutto. Aumentando l'ordine dello sviluppo, la somiglianza con la funzione che si vuole rappresentare si fa sempre più marcata.

Facciamo un esempio: uno sviluppo del quarto ordine sarà più somigliante alla funzione di uno sviluppo del primo ordine. Perciò se per qualche motivo io non potessi usare nei miei calcoli la funzione stessa ma dovessi accontentarmi di usare al suo posto uno sviluppo di quella funzione, sceglierei quello al quarto ordine, non quello al primo ordine. Se poi ne prendessi uno al sesto ordine meglio che mai. E così via...


Perché li ho tirati in ballo? Perché più o meno è quello che sto facendo in questi giorni con i miei esperimenti con la farina di castagne.




Supponiamo che io voglia rappresentare la funzione "castagnosità" di un dolce, ma non con le formule, con gli ingredienti. Anche se detto in questi termini suona poco amichevole, questo è esattamente quello che voglio fare: realizzare (e quindi mangiare) un dolce il più "castagnoso" possibile.
Ovviamente non potrò mai rendere concreto (e mangiabile) il mio ideale di "castagnosità" ma dovrò accontentarmi di approssimazioni successive, cioè di realizzare dolci che via via sanno sempre più di castagna.

Detto questo, se lo yogurt alle castagne era un'approssimazione del primo ordine, questa preparazione alla ricotta è il passo successivo, cioè per quello che abbiamo appena imparato, è un'approssimazione al secondo ordine.
Questo per dirvi che la faccenda non è finita qui ma che con le castagne ci saranno altre puntate.

Qualche parola sugli ingredienti. Non lasciatevi intimidire dall'olio, la farina di castagne chiama olio d'oliva, e per olio d'oliva intendo quello pungente, sapido, tannico: toscano insomma. (Avete mai notato come gli aggettivi che vanno bene per l'olio descrivano bene anche i tratti del carattere toscano?).
I pinoli, va da sé, sono una citazione del castagnaccio, è l'olio che li richiede.

RICODELIZIA ALLE CASTAGNE, OLIO D'OLIVA E PINOLI


tre cucchiai di farina di castagne
un cucchiaio di zucchero o fruttosio
un cucchiaio di latte
un cucchiaio di olio evo robusto
un etto di ricotta

La ricodelizia è una cosina rapida nata per appagare un'improvvisa, improrogabile voglia di dolce quindi lavorate velocemente con una forchetta nel recipiente in cui mangerete.
Mescolate la farina di castagne con lo zucchero, aggiungete il latte e otterrete una pasta molto soda. Aggiungete l'olio, rendete la pasta omogenea e infine unite la ricotta. Mescolate velocemente e gustate.




NB: come tutte le preparazioni a base di farina di castagne cruda, anche questa è da mangiare appena fatta. Col passare delle ore infatti questa farina tende a diventare amara.

***
 Ti è piaciuto questo post?  Iscriviti al feed!
(per maggiori informazioni sui feed,
clicca qui).
Oppure ricevi in posta i nuovi articoli del blog!