24 luglio 2013

Fiat Lux. Pollo marinato alla mostarda e zuppa fredda di piselli alle erbe e feta



"Deve chiamare er numero che sta scritto n'aavviso, nun capisco qual è er probblema" 
Per capirlo dobbiamo fare un passo indietro. Al giorno in cui non ci è stato più possibile ignorare che a casa nuova avremmo avuto bisogno della corrente. E che per averla ci mancava un requisito fondamentale.

"Come le dicevo il contatore è inattivo da mesi, sullo schermo leggiamo solo zeri. Però posso darle l'indirizzo, il numero di interno, il numero di particella, la visura catastale, i dati anagrafici dell'unica e sola proprietaria precedente e se le serve anche il gruppo sanguigno del costruttore che pose la prima pietra del condominio nel lontano 1924. Magari lo possiamo ricostruire il numero del contratto."
Una pausa fiduciosa. 
"Me serve er POD che se legge sur contatore"



Segue un lungo carosello di ex-affittuari, tutti irrintracciabili.
Finché non compare lei, Glenda, l'elemento magico di questa storia. Parla con un leggero accento filippino e non solo ha miracolosamente conservato qualche vecchia bolletta. Ce le lascia anche nella cassetta della posta. Abbiamo il POD.
"Siamo sicuri che non debba venire un tecnico? Glielo chiedo perché in questo momento non siamo a Roma". 
Sicurissima, è tutto automatico.
Come trovare nella cassetta della posta il tagliandino che dice che il tecnico è passato ma che noi in casa non c'eravamo. Scritto a mano, su un angolo d'aavviso, il numero di cui sopra.
"Nun capisco qual è er probblema." 
"Tipo che non risponde nessuno da giorni?" Chiedo, sinceramente curiosa di sapere che cosa succede a quelli che il tecnico era di fretta e il numero segreto, quello che nessun operatore  telefonico conosce, l'ha copiato male.
"Nun risponde perché lei deve chiamare dalle sette alle otto e trenta de matina no?"
Dalle sette alle otto e trenta di mattina. Ma come ho fatto a non pensarci da sola.

La ricetta due in uno

Come potete immaginare, se c'è qualcosa che qui abbonda in questi giorni non è il tempo di cucinare. Per cui quando non stappiamo una birra fresca davanti a un paio di supplì della pizzeria sotto casa, sempresialodata, le ricette che si aggiudicano la cottura hanno un altissimo rapporto resa-investimento di tempo. 

In questo caso, visto che ormai ero a cuocere il pollo per un'insalata fredda, ho deciso di fare direttamente il brodo e di recuperarlo in una zuppa. Se però voi non volete fare il brodo a luglio, ho spezzato la ricetta in due per comodità di lettura.


Pollo marinato alla mostarda - 
ricetta base per qualsiasi insalata di pollo


SERVONO - PER 2 PERSONE

PER  IL BRODO
un piccolo pollo a pezzi
due cipolle tagliate a metà
sei carote a rondelle
tre grossi pomodori
un cucchiaio di erba cipollina secca - un cucchiaino se fresca
un cucchiaio di erbe di Provenza
PER LA MARINATA
olio extra vergine di oliva
mostarda a l'Ancienne (ci vuole proprio per la marinata, non saltatela)

COME SI FA - Mettete in pentola il pollo con le verdure, un giro di olio e le erbe. Coprite a filo con l'acqua fredda e portate a bollore e fate cuocere per quindici minuti. Senza stare a togliere il brodo dal fuoco, pescate i pezzi di pollo, li mettete in una ciotola con un po' di brodo, un cucchiaio di senape, uno di olio e li lasciate a prendere profumo in frigo finché non finiranno in insalata.

L'importante è lasciare il pollo a bagno così rimane morbido e prende il profumo dell'infusione fredda. Credeteci, molto profumo.


Zuppa fredda di piselli alle erbe e feta


SERVONO ANCHE - PER 3/4 PERSONE
4 piccoli spicchi di aglio senz'anima
4 tazze di piselli sgranati - o mezzo chilo di pisellini surgelati
2 etti di feta

COME SI FA - 
  • Se avete fatto il pollo, nella pentola di brodo che è rimasto aggiungete l'aglio e i piselli e portateli a cottura. Potete anche mettere il brodo in frigo e fare la zuppa di piselli la sera dopo. 
  • Se invece non avete fatto il pollo e volete fare solo la zuppa, mettete tutte le verdure e le erbe per il brodo insieme ai piselli e all'aglio in acqua fredda e portate a cottura.
In entrambi i casi, aggiungete la feta alla zuppa calda, frullate e servite tiepida.

La foto è stata scattata prima di aggiugere la feta.
 Non omettetela però perché fa davvero la differenza