19 marzo 2013

Pasta e patate risottata al rosmarino. Con anche due castagne pero', che romanizzarsi va bene ma non esageriamo.

Capita che leggi un post che ti piace, pensi che tutto sommato sarebbe anche l'ora di provare una ricetta di questa citta' e decidi che la farai risottata perché da quando l'hai visto fare ad Ale ormai risotti anche la mamma. E poi senti il profumo pungente del rosmarino che si scalda, attraversi con la forchetta l'umidita' farinosa delle patate sulla pasta e ti ricordi all'improvviso di averlo già vissuto quel preciso momento.

La zia che ti prende un piede attraverso la trapunta e lo dondola, quell'ossessione anni ottanta per le diete e i capelli voluminosi, la panna montata sulle torte al cioccolato e questa pasta che e' la sua preferita e che non si faceva mai perche' fa tanto ingrassare.

Archiviata la rivelazione che pasta e patate la conoscevo molto bene, a pubblicare la ricetta non ci pensavo per niente. Senonché mentre la giravo con una mano, con l'altra chattavo con un'amica di Firenze che mi chiede se la pubblico perché non saprebbe come farla. E li' ho realizzato tre cose.



La prima è che la regionalità di certi sapori è ancora un confine tangibile che divide l'Italia nonostante la tv, internet e compagnia. Una ricetta ovvia da fare per me che avevo la nonna abruzzese diventa molto meno ovvia non appena sconfiniamo a Nord del vecchio Stato Pontificio. Nel 2013.

La seconda e' che ci sono persone che lasciano un buco nella tua vita come quello delle torri gemelle e che hai imparato a girare la testa quando passi accanto a dove stavano. E che la volta che ci guardi ci trovi un giardino.

La terza è che mi sono ufficialmente ambientata a Roma. Che non mi sia bastato un anno per riuscirci merita un post a parte, ma alla fine è successo. Ho anche guardato su youtube l'incoronazione del Papa stamani, da laica fiorentina che sono, fate voi. Sara' per questo che all'ultimo momento ho aggiunto alla pasta anche due castagne lesse che avevo a portata di mano, guidata dal profumo del rosmarino. Perche' romanizzarsi va bene ma non esageriamo.
 
SERVONO - ogni 125gr di pasta 


  • 125 grammi di pasta
    - non vi scandalizzate ma io se mangiamo solo un piatto di pasta ne metto 125
  • 330 ml di acqua salata
  • 2 cucchiai di olio di oliva
  • un bel rametto di rosmarino
  • 4 piccole patatine novelle lessate al dente - meglio se la sera prima
  • 4 o 5 castagne lesse - facoltative

COME SI FA

Portare a ebollizione l'acqua con l'olio, il sale e il rosmarino in un tegame antiaderente. Buttare la pasta e far cuocere a fuoco alto. Quando la pasta e' ancora molto al dente ma l'acqua si e' gia' abbastanza ritirata aggiungere le patate spezzettate a mano, le castagne sbriciolate e finire la cottura. Servire caldissima, volendo con un po' di parmigiano a parte.

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