15 giugno 2010

Giovane donna muore schiacciata da un pensile fissato male. Indagato il proprietario dell’abitazione.

costruttivismo sovietico: libera reinterpretazione. Di Chiara Francioli
 
Aveva appena sfornato una torta, racconta il fidanzato ancora sotto shock.

Poteva cominciare così ed essere un articolo di un giornale di provincia, invece fortunatamente erano dei muffin, che -come si sa- cuociono prima. Venti minuti invece di quaranta, il tempo di mettersi a scrivere il post del venerdì dalla parte fortunata del tavolo e guardare a bocca aperta il pensile della cappa schiantarsi all’improvviso davanti al forno.

questa volta stavo per lasciarci la pelle quel buco nel muro è il rubinetto del gas che la cappa cadendo ha divelto:
nemmeno le seccature vengono mai sole

Lo so che ogni scusa è buona da queste parti per giustificare i silenzi imprevisti ma stavolta ho anche le prove: non sono stata vittima dell’ennesimo malumore o del vuoto d’ispirazione che precede il salto di qualità, ho davvero passato gli ultimi giorni a mettere in sicurezza i pensili della cucina di Roma. Che già a un’analisi sommaria sono risultati  tutti sul punto di staccarsi da un momento all’altro. Com’è ovvio per una casa in affitto degna di questo nome.

Non avevate mai pensato di controllare lo stato di sicurezza dei pensili di casa pensando che chi li avesse attaccati fosse dotato di una dose medio-bassa di buon senso? Nemmeno noi. Un consiglio? Controllateli, non si sa mai.

risultati Visto che avevo le prove? Voi che ne dite, abbiamo fatto un buon lavoro?

NOTA: Per chi non ci avesse ancora incontrato dal vivo, questi due qui sopra siamo proprio io e J. Lui è quello con l’aria di chi sembra perfettamente a suo agio nei panni dell’uomo di fatica, io sono quella senza barba col martello in mano. Quando non faccio il carpentiere alle nove della domenica mattina e sorrido guardando l’obbiettivo garantisco che sono un po’ meglio, niente di che, ma ho l’aria più simpatica.

ALTRA NOTA: No, non sono così geek da aver fotografato il pensile che mi aveva appena risparmiato la testa pensando di scriverci un post: le prime foto le ho fatte per sicurezza (imparato a Vienna: quando subite un danno da parte di terzi fotografate sempre) mentre le seconde erano per me, per quando mi sveglierò nel cuore della notte pensando “ ma li avremo fissati bene stavolta?” Così me le guardo e mi dico che sì, posso dormire tranquilla. A proposito: se c’è un tecnico o un appassionato che legge queste righe e vuol dare il suo parere sul nostro intervento sappia che la sua opinione è graditissima!

ULTIMA NOTA: Il post che mi ha salvato le penne arriva domani:feta, olive greche e pomodori secchi: tre idee per l’estate.