27 giugno 2013

Il pranzo del cantiere: padellata nordica di verdure con würstel, senape e patatine novelle



"Io però so' da solo, se vole al massimo jaa porto drento"
"Ma no, me la lasci fuori che la faccio salire dalla finestra con un Wingardium Leviosa" Risponderei.
Settantacinque chili di lavatrice che non entrano in ascensore e che mi fanno sentire piacevolmente leggera per il solo fatto di entrarci, io, in ascensore.
Leggera, femminile e temporaneamente ridotta all'impotenza.

Che da giocare al coordinatore dell'universo-mondo a fare la guardia su uno scalino a due elettrodomestici troppo grandi è un attimo.





Passano sì e no tre minuti, difficile quantificare quanto è lungo il tempo che ti ci vuole a capire che non puoi davvero fare niente . E a chiederti se aspettare, e cosa. E poi succede.

Si affacciano alla porta come un miraggio sorridente, in due e un po' accaldati.
Colleghi di Dr. Smart, che ha previsto l'imprevedibile e li ha mandati avanti.


"Intanto che arriva cominciamo a portare su". 

A piedi, per quattro ripidissimi piani. Tra i miei grazie ragazzi, i miei però non vi fate male, il mal dissimulato fiatone e tutti gli altri riuscitissimi tentativi di sembrare la loro nonna. Centosessanta chili di muscoli sudati, equamente distribuiti su due ragazzoni che si punzecchiano e quasi sacrifico la causa femminista sull'altare dello stereotipo della donna-che-non ce-la fa.

Non fosse per quel tarlo che abbiamo tutti e tre che Dr. Smart non è dove dovrebbe essere. Scherziamo sul fatto che si sta scientemente perdendo i primi tre piani di scale per arrivare in fondo più fresco di tutti. Sale la lavatrice, sale il forno, scendiamo noi e le promesse di un aperitivo insieme, almeno una birra fresca dai. Rimbombano per le scale, si disperdono davanti al portone. 
"Avrà trovato traffico"
"Avrà sbagliato strada"
Ce lo ripetiamo finché non è evidente che non possiamo più. Finché loro non si dileguano in silenzio e in silenzio io vado a raccattarlo. Ha una moneta appiccicata sulla fronte, la moto grattugiata dall'asfalto ma per fortuna solo qualche ferita. Che abbiamo curato con fette di challa spalmate di marmellata, compresse disinfettate come nei migliori film western e svenevoli lenti guancia a guancia  ballati accanto al tavolo di cucina


Che anche da preoccuparti di come gestire cento chili di lamiera a chiederti come faceva quello a sembrarti un problema serio è un attimo.




Padellata nordica di verdure 

con würstel, senape e patatine novelle 

aka il pranzo che serviamo agli amici che ci stanno aiutando a smattonare, rigorosamente in bicchieri di cartone

SERVONO - PER TRE/QUATTRO PERSONE
fagiolini a dadini (diciamo una cup e mezza, che sono circa 2 etti)
piattoni a dadini (idem come sopra)
zucchine a dadini (una zucchina tonda grande)
mezzo mazzo di asparagi (con l'altro mezzo la solita quiche se salvate le punte o la solita zuppa se scartate i gambi)
4 piccole patatine novelle
4 würstel bianchi
un cucchiaio e mezzo di senape 

IL TOCCO IN PIU' 
un cucchiaino di aneto (oppure la senape all'aneto dell'IKEA!) 

COME SI FA 
Mettete tutto in una padella molto larga con un dito e mezzo di acqua e un bel glug di olio (come lo chiama Jamie Oliver) sul fuoco medio-alto.
Appena l'acqua e l'olio iniziano a sobbollire abbassate il fuoco e fate ritirare scoperto mentre la verdura si cuoce dolcemente. Se vedete che le patate non arrivano a cuocersi e il liquido si e' quasi asciugato potete aggiungere un altro dito di acqua calda e far asciugare di nuovo, ma se le tagliate piccole non succede.
Se preferite i sapori mediterranei omettete senape e aneto e aggiungete invece uno spicchio di aglio senz'anima e abbondante mentuccia. Romana, e come te sbagli?




IL BARBATRUCCO INCONFESSABILE
Per una cena altrettanto veloce si possono sostituire i würstel con una trentina di ... polpette IKEA. Le mettete surgelate nella miscela di acqua e olio insieme al resto e portate a cottura, ma io non ve l'ho detto.



Qui sopra la challa del motociclista ferito - La ricetta a prova di bomba la trovate da Fiordilatte