Capita quando si vive all’estero. Una settimana di ferie inaspettate, l’ultimo posto sull’aereo pagato uno sproposito e quella lunga lista di “da fare quando torno in Italia” sedimentati per mesi in un angolo polveroso della testa improvvisamente si anima di vita propria e inizia a prendere appuntamenti al posto vostro.
Prendiamoci una pizza, passo a trovarti per un caffè, un altro paio di questi inviti irrinunciabili e vi ritrovate ad aver fissato più impegni di quanti ne avreste presi normalmente in un mese di soggiorno in patria, escluse le telefonate, escluso quel po’ di lavoro arretrato che porterete con voi in aereo a prendere aria e riporterete a casa intoccato.
Capita e l’ho fatto anch’io, che nei quattro giorni che tornerò a Firenze ho voluto infilare tre cene, due pranzi, due inviti per il tè, una sessione di cucina tra amiche e una dal parrucchiere a riparazione di un disastro accaduto in terra straniera. E siccome volevo che aderire alla campagna Nastro Rosa 2010 fosse un gesto autentico e non solo una cosa “che va detta” a questa agenda di impegni sociali ne ho aggiunto uno privato: una visita in un Punto Prevenzione LILT per la prevenzione del tumore al seno.
Ci vuole giuso il tempo di una telefonata per fissare la visita (che è gratis) e può essere un’occasione per un’uscita con un’amica: quest’anno non limitatevi al passaparola, prenotate una visita anche voi.
Per ricordare il mese della prevenzione del tumore al seno, a partire dal 2000 più di mille panorami famosi vengono illuminati ogni anno in rosa per tutto il mese di ottobre. Questa è Londra con il suo London Eye.