12 giugno 2009

Torta mitica di carote e nocciole al cioccolato

Un dolce vagamente autunnale forse, sicuramente molto fuori stagione.
Ma era per un'amica molto cara che va due mesi a Boston, che mi mancherà molto e a cui volevo augurare buon viaggio con la torta più buona del mio ricettario.

E' insolitamente semplice da preparare e anche piuttosto rapida se usate un pelapatate per sbucciare le carote e un robot da cucina per grattarle. Io ci ho messo un'oretta incluso il tempo della spesa, di andare a comprare lo stampo e di dare il benvenuto alla mia amica, che nel frattempo era arrivata.




Ho diviso gli ingredienti in due parti per comodità di lettura.

3 etti di carote
5 tuorli + 5 albumi
4 cucchiai di acqua calda
2 etti di zucchero

Sbattete i tuorli con l'acqua calda, quindi montateli con lo zucchero finché non saranno bianchi. Montate a neve gli albumi e rovesciateli sulla crema di uova.Quindi aggiungete le carote grattugiate e:

8 cucchiai di pangrattato
250 grammi di nocciole macinate
la buccia di un limone
1/2 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di lievito in polvere
1 cucchiaio di rum

Mescolate delicatamente con una frusta dall'alto verso il basso per non smontare l'impasto e versatelo in una tortiera da 24 centimetri ben imburrata e cosparsa di pangrattato. Infornate a 180 gradi per un'oretta, sformate subito e ricoprite di glassa al cioccolato con un goccio di rum (confesso io stavolta non l'ho fatta, ho usato un vasetto di cioccolato di copertura per Sacher che mi era rimasto da Vienna, ma se volete farla vi consiglio caldamente questa).


Con metà dose si riempie uno stampo da plumcake da 26 centimetri, mantenete però invariate le quantità degli aromi (cannella, limone, rum) e del lievito. In questo caso per la cottura bastano 45 minuti.

Dà il meglio di sé dopo un paio di giorni dalla cottura, se ci arriva. Noi non abbiamo nemmeno lasciato asciugare la glassa.



NOTA SULLO STAMPO

E' la prima volta che uso uno stampo Agnelli e credo di poter dire che è anche l'ultima volta che non ne uso uno. Ringrazio perciò la signora simpatica che me lo ha venduto, che è anche quella che mi ha fatto conoscere l'esistenza della marca.

Ho cercato invano di dissimulare l'ignoranza la prima volta che mi ha messo in mano un delizioso stampo da budino, tutto d'alluminio e leggerissimo proclamando "è della Agnelli". Vedendomi interdetta aveva aggiunto qualcosa sulla ditta e io alle parole " utensili professionali" e "alluminio senza nichel" me lo ero portato a casa tutta soddisfatta, con l'idea di saperne di più.

foto dal sito http://www.pentoleagnelli.it/
E infatti dopo un giro sul sito sono tornata nella sua mesticheria a comprarne un altro, senza nemmeno aver scartato il mio giocattolo nuovo: la mia torta speciale DOVEVA essere cotta in quello stampo...

Questa ricetta partecipa al contest "L'orto nel dolce" di Sara.