poster di Marianne Lo Monaco su Etsy |
Perché mai e poi mai faresti la pasta in casa, tu che il country non era una scelta.
Perché hai comunque gli asciughini da guardare e quelli per asciugare.
Perché hai qualcosa del nonno e forse lo passerete a me.
Perché come lui sei dalla parte dei giovani. Perché nemmeno a te piace la verdura.
Perché come lui sei dalla parte dei giovani. Perché nemmeno a te piace la verdura.
Perché da quando hai l’iphone non parli più con nessuno.
Perché hai portato la quaranta, il cappotto di pitone e zeppe che il mondo non ha più rivisto. Perché “stiamo perdendo tutto quello che abbiamo fatto nel ‘68”
Perché hai portato la quaranta, il cappotto di pitone e zeppe che il mondo non ha più rivisto. Perché “stiamo perdendo tutto quello che abbiamo fatto nel ‘68”
foto via pourfemme |
Perché quando hai cominciato tu non c’erano nemmeno i soldi per le scarpe.
Perché alla mia età avevi una bambina nella pancia e ti stavi comprando la casa al mare.
Perché per te gli anni ‘80 sono finiti ieri.
Perché alla mia età avevi una bambina nella pancia e ti stavi comprando la casa al mare.
Perché per te gli anni ‘80 sono finiti ieri.
Perché eri davvero in carriera, mica come le donne manager di ora.
Perché volevi fare la professoressa e meno male che non hai potuto.
Perché volevi fare la professoressa e meno male che non hai potuto.
Per i tuoi studenti mancati, che ringraziano.
Per come invece sei rimasta flessibile e simpatica.
Per come invece sei rimasta flessibile e simpatica.
foto via Vanity Fair |
Perché non ti ha aiutato nessuno e hai fatto benissimo da sola.
Perché hai aiutato tutti a comprare case non tue
Perché hai insegnato a me che casa è molto di più.
Perché hai aiutato tutti a comprare case non tue
Perché hai insegnato a me che casa è molto di più.
Perché erano tuoi i casaviva che salvavo dal macero.
Perché “disegnami la piantina” e poi duriamo tre ore.
Perché “disegnami la piantina” e poi duriamo tre ore.
Perché poi mi chiedi la ricetta ma tanto mica la rifai.
Perché hai paura che abbiamo mangiato poco.
Perché hai paura che abbiamo mangiato poco.
Perché mi regali vestaglie per abbracciarmi da lontano.
Perché poi le metto anche se sono gonfie e pelose.
foto via mammenellarete.it |
Perché hai poche certezze e le rinnovi spesso.
Perché cambi posto alle cose e idea sulle persone.
Perché mi hai insegnato a leggere tra le righe.
Perché mi hai insegnato a lasciar andare il superfluo.
Perché fai un dramma solo delle cose stupide.
Perché ti offendi se non ti chiamo. Perché cambi posto alle cose e idea sulle persone.
Perché mi hai insegnato a leggere tra le righe.
Perché mi hai insegnato a lasciar andare il superfluo.
Perché fai un dramma solo delle cose stupide.
Perché tu però mica mi chiami.
Perché la tua ironia aumenta ogni giorno.
Perché aumentano quelli che ci guardano da là, ma tu sei vivace lo stesso.
Perché con questi capelli sono uguale a te, e po’ mi fa incazzare e un po’ mi piace.
Perché aumentano quelli che ci guardano da là, ma tu sei vivace lo stesso.
Perché con questi capelli sono uguale a te, e po’ mi fa incazzare e un po’ mi piace.
Perché mi hai fatto gli occhi neri, anche se i tuoi sono più belli.
Perché hai la risposta giusta al momento giusto, ma tu la dai.
Perché ti sei misurata con me anche quando ero una bambina.
Perché anni dopo mi sorridi e mi spieghi perché avevo ragione.
Perché anni dopo mi sorridi e mi spieghi perché avevo ragione.
Volevo dirti che ti ringrazio. Volevo dirti che stimo, perché sennò parliamo sempre d’altro.
Auguri per i tuoi radiosi sessant’anni. E che anch'io possa arrivarci in gamba come te.
Ah, c’è un’altra sorpresa. Appena passa la neve tieniti libera che andiamo a fare un giro a Londra, perché il tuo regalo abita lì.